La Chiesa dei Santi Giovanni Battista ed Evangelista fu costruita a Catanzaro agli inizi del XVI secolo, dopo che i cittadini cacciarono l’ultimo feudatario e reclamarono la demanialità della città. La chiesa fu costruita sulle rovine del castello normanno, come simbolo della libertà conquistata e per impedire un eventuale attacco alla città da parte di chi si trovasse all’interno dell’antica fortezza.
La facciata della chiesa è tardo rinascimentale e presenta una sovrapposizione di ordini tipica del tempo. Nella facciata spicca la statua in marmo bianco di San Giovanni del 1625, opera di incerta attribuzione. Più in alto è posto il rosone nel quale campeggia la Croce di Malta ad otto punte, simbolo della confraternita che ha sede nella chiesa.
L’interno della chiesa è a croce latina e ospita opere di notevole pregio artistico, quali il Crocifisso sull’altare (fine ‘500/inizio ‘600), i quadri dei Santi Giovanni Battista ed Evangelista, provenienti dalla scuola del bolognese Annibale Carracci (1560/1609), quella lignea di Santa Filomena (XVIII secolo) con l’abito in velluto catanzarese, e quella in cera a grandezza naturale di San Francesco di Paola. Particolarmente sentito è il culto della Madonna di Costantinopoli, la cui immagine è in una tela dei primi dell’800. Va inoltre segnalata la preziosa dotazione di argenti sacri di scuola messinese e napoletana.
Nel corso dei lavori di restauro eseguiti tra il 1998 ed il 1999 è poi venuta alla luce una necropoli costituita da 52 sepolture gentilizie, ragion per cui sono stati collocati dei finestroni in vari punti del pavimento per consentire la visione di tali ambienti ipogeici.